L’habitat d’origine è costituito dalle savane e da zone aride dell’Africa centrale. Il peso va da 250 a 600 grammi (il maschio è più grosso). E’ notturno, e non va in letargo, al contrario del riccio europeo. La vita in cattività può arrivare a 6-10 anni, anche se allo stato naturale raramente supera i 3-4.
Cosa non può mangiare un riccio africano?
I cibi da evitare nella dieta del riccio sono: latte (che può causare diarrea), noci e semi in genere, troppo grassi, alimenti molto duri, come ad esempio carote crude. Il cibo in genere è meglio che sia offerto nelle ore serali.
Dove fa i bisogni il riccio?
un nido dove l’animale possa dormire e nascondersi (una casetta rovesciata di plastica dura o legno); una cassettina per i bisogni (i ricci imparano a sporcare nello stesso posto come i gatti, basta mettere nella gabbia una cassettina).
Cosa significa incontrare un riccio?
In virtù di ciò, il Riccio (denominato insieme all’Istrice comunemente Porcospino) simboleggia proprio il valore della fede (o della fiducia in genere). Quindi, coloro che hanno il totem di questo animale tenderanno ad affrontare le difficoltà con la fede e un animo pacifico.
Cosa fare per salvare un riccio?
Se hai trovato un riccio ferito lo devi portare immediatamente al Centro Recupero Animali Selvatici più vicino. Immediatamente significa proprio subito, senza perdere altro tempo. Prima lo porti, più probabilità ci sono di salvarlo. Non tentare di nutrirlo.
Quando escono i ricci?
I ricci sono animali crepuscolari, escono dalle loro tane nelle tarde ore del pomeriggio e continuano gli spostamenti durante tutta la notte: se vediamo un riccio durante il giorno è un chiaro segnale che qualcosa non va per quel soggetto e dovrà quindi essere monitorato.